L'esperto Alex risponde:
«Chiunque abbia detto che "sono morti fin dall'inizio", "l'Isola è il purgatorio" non ha capito assolutamente nulla di Lost.
Quando Jack (appena morto) incontra suo padre Christian (morto molto tempo prima) in chiesa nell'ultima puntata del telefilm, è lo stesso Christian a dirgli di essere reale, così come allo stesso tempo era reale tutto ciò che era accaduto. Che tutti muoiono prima o poi, qualcuno prima di te e altri dopo di te, ma che nell'Isola non esiste il concetto di "ora": l'Isola è un posto creato per anime che necessitano di trovarsi per raggiungere dei nuovi obiettivi insieme, perché nessuno può fare nulla quando è da solo.
Lost non parlava solo di persone "disperse" ma di anime che avevano perso il loro cammino, scelte da Jacob così che potessero avere una seconda possibilità. L'Isola è un posto sia reale che metafisico, un posto che compare solo alle giuste condizioni, dove il destino fa il suo corso.
E se qualcosa va storto: Desmond Hume sarà la mia Costante.»